Finite le vacanze, fatti circa 2300 km in auto per 2 settimane impossibili da dimenticare sia per la dolce compagnia che per una serie di eventi particolari.
Prima parte a Ferrara, lido delle Nazioni, casa a circa 20 metri dal mare, niente di rilevante fino alle gite a Mirabilandia. Nel parco è stato bello fare qualche metro alle spalle di un giocatore di basket della Benetton e sentire i commenti indicarmi come un suo compagno di squadra, non sono riuscito a non ridergli in faccia. Del giorno dopo invece, sempre nello stesso parco, ricordo solo l'acquazzone preso per colpa di un benzinaio che non accettava il pagamento col bancomat (quanta acqua!). La seconda parte in provincia di Siena ha lasciato più ricordi, se non altro per l'alloggio. Il nome del paesino si scrive Simignano, ma si legge "in culo ai lupi"... boghetto di circa 30 abitanti (così dicono, ma io ne ho visti si e no la metà) con un totale di 8 strutture, in mezzo a campi e boschi, 7 km dal primo paesello, 12 km dal primo alimentare, 21 km dal primo supermercato, circondato da colli che bloccavano qualsiasi tipo di segnale, quindi niente telefonino e solo rai 1 come ricezione tv, ma alla fine un po' di tranquillità non guastava. A differenza delle luci della mia macchina, in 3 si sono fulminate contemporaneamente mentre ci trovavamo a Siena, con 30 km di strade senza luci da dover fare per rientrare a casa e dato che la quarta ed ultima era solo una luce di posizione si può immaginare che sudata il rientro. In più era il 14/8 e mai avrei sperato di trovare qualcosa aperto per la sostituzione e stava sfumando il viaggio a Cortona il giorno dopo alla sagra della bistecca. La fortuna ha voluto invece che l'unico benzinaio di turno fosse anche l'unico attrezzato per riparazioni alle auto così sono riuscito ad assaggiare la mia squisita fiorentina nella valle patria delle Chianine. Il momento peggiore e che mai dimenticherò però è stato proprio al Palio quando il fantino del Drago alla curva più pericolosa cade proprio davanti ai miei occhi, vedo passargli sopra il suo cavallo e poi altri 2, lo vedo sbattere a terra di faccia, rimbalzare e non muovere un solo muscolo neanche quando cade ai soccorritori che lo stavano in tutta fretta portando fuori. Una sola parola... PANICO... l'ho visto morto e mi sono autoprovocato una specie di congestione così appena finita la gara iniziavo a diventare bianco in volto e a vedere solo buio, ma in un minuto ecco che tornavo alla normalità, anche se i dottori mi hanno comunque voluto dare una controllatina. E pochi secondi dopo è arrivata anche la notizia che il fantino non si era fatto nulla di grave.
Certo, di cose in questi 15 giorni ne sono successe molte e molte di più, sono mie e di chi mi ha accompagnato in questo viaggio che sono davvero molto contento di aver fatto.
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